"E daje, sbrigati a venģ, sborra su".
Elena era una ragazza schietta e senza ombra di dubbio pratica. Diciannove anni appena compiuti, mora, con i capelli lisci, lunghi fino alle spalle, un corpo ancora acerbo, ma gią definito, il seno piccolo ma "spudorato" che spesso metteva in risalto senza indossare il reggiseno; un sederino piccolo e tondo che, data l'etą, stava su neanche fosse stato finto, due gambe lunghe non troppo tornite e carnose ma longilinee e aveva gią imparato a prendersi le sue soddisfazioni.
"Devo torną a casa pe cena, sņ quasi le otto, dai, lo sai che poi mi padre s'inc