La storia con Marisa mi coinvolse per puro caso e mi venne offerta, su un piatto d'argento, da lei stessa. Lontano da ogni pensiero, mai avrei potuto preventivare, un giorno, di farmi "la Marisa",come veniva chiamata nel nostro gruppo oratoriale di coetanei. Si può dire che la conoscessi da sempre; parecchio più anziana di me, piccola di statura (il suo soprannome era "rasoterra"), ma ben proporzionata con tutte le sue cose al posto giusto, non dava a noi ragazzi molta confidenza, ma del resto quando si hanno quindici anni, i dieci /dodici anni in più di differenza,si avvertono parecchio (noi